(Fonte foto: Il Corriere della Sera)
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Pubblicato il 3 giugno 2014 su Il Corriere della Sera
ATENE – Nel mondo sono circa 8 milioni i bambini scomparsi lo scorso anno. E il 10% delle sparizioni sono avvenute negli Stati Uniti. Dati drammatici e inquietanti. Numeri invisibili che spesso sfuggono alla cronaca e che nascono da situazioni familiari difficili. Sono bambini che fuggono dai conflitti, dai maltrattamenti, dal bullismo, dallo sfruttamento. Nel peggiore dei casi sono minori che cercano una via d’uscita dai tentativi di adescamento e da quel fenomeno che trova la sua definizione nel ‘sexting’. Ovvero lo scambio di contenuti sessualmente espliciti, spesso corredati da foto e video, inviati tramite sms o e-mail. Secondo fonti anglosassoni, un minore scomparso su dodici subisce addirittura violenze fisiche o sessuali. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’International Centre for Missing and Exploited Children.
Europa, un bambino scomparso ogni due minuti
Se a livello internazionale si contano a oggi 8 milioni di bambini scomparsi ogni anno, in Europa si registra un allontanamento ogni due minuti. Cioè 250mila minori. Nel 2013 la linea telefonica di Missing Children Europe, tramite 29 centrali operative presenti in 27 paesi membri dell’Unione europea ha accolto 630.724 chiamate e gestito 5.065 casi di bambini e adolescenti scomparsi. Nella metà dei casi segnalati si è trattato di fughe da casa o da istituto, ma sono presenti anche casi di sottrazione di minori e bambini stranieri non accompagnati. Capita anche che i bambini siano coinvolti in azioni criminali. E questo accade nel 2% dei casi. Un fenomeno difficile da arginare. Soprattutto se si pensa che il National Center for Missing & Exploited Children, negli ultimi vent’anni – cioè dalla sua costituzione, avvenuta nel 1984 – ha assistito le forze dell’ordine nel ritrovamento di ‘soli’ 193.705 minorenni.
Dati preoccupanti anche in Italia, dove si registra una tendenza in aumento: leggendo la decima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, i minorenni spariti nel nostro paese dal 1974 al giugno 2013 sono 11.615, di sui 1.917 italiani (1.687 nel 2012) e 9.998 stranieri (8.907 nel 2012). La direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato segnala invece 728 casi nel 2013 (155 italiani e 573 stranieri, la maggior parte di età dai 15 ai 17 anni). Le regioni cui spetta il triste primato sono nell’ordine Lazio, Lombardia e la Sicilia.
L’impegno di Telefono Azzurro
Per i bambini scomparsi, in Europa esiste un numero telefonico gratuito: 116000. Da cinque anni a questa parte in Italia il servizio è gestito da Telefono Azzurro, che dal gennaio 2010 all’aprile 2014 ha gestito 648 casi. Le segnalazioni hanno riguardato in misura leggermente bambine e ragazze (circa il 54%) e minori di età compresa tra i 15 ed i 18 anni (intorno al 45%). Anche se spesso sono coinvolti bambini da 0 a 10 anni (38%).
“I dati in possesso del servizio 116000 mostrano, negli anni presi in considerazione, un notevole aumento di segnalazioni di fuga di minore, sia da casa che da istituto. Passano infatti dal 19,2% nel 2010 al 48,6% nel 2013. Questo si può spiegare grazie alla stretta collaborazione che il servizio ha sviluppato con le forze dell’ordine e ai piani provinciali per le persone scomparse con le prefetture”, spiegano dal team di Telefono Azzurro.
Ed è proprio per elaborare azioni e strategie più incisive sul problema della scomparsa e della tratta dei minori in Europa che la rete di associazioni non governative che si occupano di questo tema ha organizzato in questi giorni ad Atene la conferenza dal titolo ‘Quando ogni minuto conta’.