(Fonte foto: auroville.org)
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“Auroville è una città “sperimentale”, basata sulla visione di Sri Aurobindo, sorta nel distretto di Viluppuram dello stato di Tamil Nadu, in India presso la città di Puducherry. È stata fondata nel 1968 da Mirra Alfassa, nota con il nome di Mère (“la Madre”). La città è stata disegnata dall’architetto Roger Anger. Auroville è intesa per essere una città universale, dove uomini e donne di ogni nazione, di ogni credo, di ogni tendenza politica possono vivere in pace ed in armonia. Lo scopo di Auroville è quello di realizzare l’unità umana”. (Fonte: wikipedia).
C’è ancora un posto al mondo, forse l’unico, che rifiuta i canoni della società globale in cui viviamo e rifiuta ogni sistema bancario, politico e religioso. In realtà è stata creata proprio per sperimentare questo tipo di società e a quanto pare Auroville, letteralmente città dell’aurora, per pace e quiete non avrebbe nulla da invidiare al paradiso.
Il suo progetto futuristico venne presentato al Governo Indiano, che decise di appoggiarlo e lo porto’ all’Assemblea Generale dell’UNESCO, il quale lo approvò all’unanimità nel 1966.
I suoi abitanti, poco più di 2mila, vivono attraverso una sorta di sistema di baratto e percepiscono quello che noi definiremmo “reddito di cittadinanza” attraverso il lavoro nei campi. Le sue costruzioni sono ecosostenibili e l’energia si ricava dalla luce solare. “Si fonda sull’agricoltura biologica e produzione di latte e latticini, il riciclaggio della quasi totalità dei materiali e la costruzione con tecniche di bioedilizia. Vanta un sistema educativo gratuito e senza voti. Si struttura sulla proprietà collettiva, senza leggi o forze dell’ordine e coltiva l’arte spontanea, la quiete e la meditazione” (dal blog La mia parte intollerante).
Per saperne di più è sufficiente collegarsi al sito www.auroville.org.