(Fonte foto: dal web)
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12 milioni di euro dai biglietti dei 220mila occupanti del Modena Park, a cui vanno aggiunti 700mila euro circa dei 48mila biglietti venduti nelle 197 sale cinematografiche che hanno trasmesso l’evento, più i diritti tv, il mechandising, la pubblicità per un totale di 36 milioni di euro. Lo riferisce il Sole 24ore.
Un incasso che l’anno scorso Vasco Rossi eguagliò con i quattro concerti allo Stadio Olimpico di Roma e che per introiti e presenze ha battuto finanche quello di Tina Turner nel 1988, che strappò 188mila persone, e addirittura quello di Paul McCartney nel 1990 con 185mila spettatori paganti. Tanto per capire le dimensioni dell’evento i media nazionali stanno in queste ore confrontandolo con un altro grande modenese, il Pavarotti&Firends, che vide tra i suoi ospiti eccellenti come come Bono degli U2, Elton John, Sting. Ebbene, il tetto massimo degli incassi è stato 2 miliardi di vecchie lire, cioè poco più di un milione di euro. Una miseria in confronto alle cifre del Blasco.
Tutti poi sono d’accordo ad attribuire a Vasco Rossi e al suo staff un altro, pregiatissimo record: quello dell’organizzazione e della sicurezza, che ha fatto sì che concerto filasse liscio come l’olio, senza nessun incidente né sbavatura. Roba da cui dovrebbe imparare anche lo Stato.