(Nella foto, il Palazzo di Governo della Provincia di Cosenza)
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Lo aveva annunciato tre giorni fa e questa mattina ha non disatteso le aspettative di chi si aspettava una conferenza stampa più amara della ‘nduja. Graziano Di Natale, neo eletto consigliere comunale di maggioranza a Paola, attualmente anche consigliere provinciale per la riconferma del gennaio scorso dopo un intermezzo incarico da presidente facente funzioni, questa mattina nella sala degli specchi di Palazzo di Governo della Provincia cosentina ha sputato tutti i rospi che aveva ingoiato negli ultimi mesi per amore di partito, il PD, e per il quieto vivere. Alla presenza della stampa e del suo gruppo politico ma non di quella dei dipendenti dell’ente, assenti per la paura di incappare in qualche sgradito richiamo o tiratina di orecchie.
A dispetto dei lunghi comizi a cui ha abituato il pubblico negli ultimi tempi, stavolta le questioni, brevi e concise, le ha snocciolate in appena in un quarto d’ora, o giù di lì.
Questione numero uno: darà vita a un nuova nuova area del Pd. Così ha deciso dopo gli infiniti tentativi di boicottaggio perpetrati da un’ala del suo partito e dopo la notizia di un presunto accordo con Alternativa Popolare che proprio non vuole appoggiare.
Questione numero due: il presidente Franco Iacucci forse al momento della elezioni risultava ineleggibile. In caso di mancato dialogo o chiarimenti nei prossimi giorni provvederà a interrogare direttamente a macchina della giustizia.
Ma Di Natale non disdegna nemmeno di lanciare strali e frecciatine sugli accordi mancati e sui soliti presunti inciuci perpetrati entro le mura della Provincia. E se due più due fa ancora quattro, o, se volete, che tre indizi costituiscono ancora una prova, la conferenza stampa di stamattina ha rappresentato solo l’inizio della fine del Partito Democratico in Calabria e dei suoi boss. Politici, s’intende.
Le dichiarazioni a caldo di Graziano Di Natale