(Nella foto, Marco Minniti. fonte foto: L’Espresso)
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“Gentile redazione,
vi scrivo per segnalarvi un fatto molto strano.
Domenica 28 maggio alle 10:30, presso l’ex-Museo DAC a Diamante era atteso il Ministro dell’Interno Marco Minniti, il quale avrebbe dovuto partecipare ad una manifestazione in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino. Sebbene a molti fosse apparso come l’ennesimo tentativo per i potentati locali di ostentare “aderenze”, i segnali della visita c’erano tutti.
Le operazioni di bonifica del locale e la possibilità che potesse essere occultato qualche ordigno, avevano dapprima impedito che si tenesse altra manifestazione in programma la sera prima negli stessi locali.
Secondo i soliti complottisti, anche la bonifica era una finta per far credere che il Ministro venisse per davvero, ma a loro dire, né Minniti, né il nuovo Procuratore Capo di Paola Dott. Pierpaolo Bruni, avevano mai confermato la presenza, anzi, quest’ultimo aveva addirittura mal digerito l’accostamento all’evento.
Dopo le uscite più o meno pubbliche del sindaco “ribelle” Ugo Vetere (clicca qui per leggere l’articolo, ndr) e dell’avvocato “scomodo” Battista Greco si persero le tracce dell’evento, rinviato a data da destinarsi (come avevano anticipato noi qui, ndr).
Secondo voci di corridoio, in realtà si trattava di un premio promosso dall’Istituto Comprensivo di Diamante e a giudicare dagli atti pubblicati sull’albo pretorio on line del Comune di Diamante proprio stamattina, sembra tutto vero.
Ora, sebbene sia giusto ed opportuno predisporre tutti gli atti amministrativi con congruo anticipo e quindi è normale amministrazione predisporre l’impegno di spesa e la determina, atteso che la manifestazione non si è svolta, sarebbe opportuno augurarsi che le spese non siano state effettuate e liquidate.
Tra l’altro non si capisce perché si debba prevedere un costo per cose o forniture già disponibili nella struttura quali sedie, service audio e proiezione e come mai sia sempre la stessa Cooperativa a fornire le prestazioni”.
