Voglio rassicurare i miei elettori (e anche chi non mi ha votato): la mia candidatura non è stata un bluff. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto. Durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale e tutto quel che mi è successo. Che male c'è a rendere trasparente la politica? Per farlo meglio mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato e che mi hanno sostenuto in questi mesi: Davide Parenti (autore delle iene e Claudio Canepari). Subito dopo le elezioni, a risultato ottenuto, ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili ad entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l'ha presa affatto bene e m'ha mandato all'ospedale. Molti prima di me hanno documentato la loro elezione (Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura). Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?
Pubblicato da Ismaele La Vardera Page su giovedì 15 giugno 2017
Chi aveva creduto senza indugi che la candidatura a sindaco di Ismaele La Vardera fosse scevra da ogni qualsivoglia intento giornalistico, probabilmente non conosceva bene la carriera, seppur breve, di questo giovane palermitano, costellata da scoop, premi e inchieste. Una tra tutte, quelle condotta per Telejato, e ripresa da Le Iene, con cui ha fatto cadere l’intero consiglio comunale di Villabate.
Nelle scorse ore si era diffusa la notizia che la sua candidatura a sindaco fosse tutta un bluff, mandando su tutte le furie non solo i padrini politici Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ma anche i canditati della sua lista e gli elettori che lo avevano votato.
Sembrava dovesse venir giù il mondo perché la campagna elettorale non sarebbe stata altro che la scusa per documentare la vita politica palermitana in tutte le sue sfaccettature, da consegnare nelle mani impietose del padre televisivo de Le Iene Davide Parenti. Agli occhi dei più attenti, in effetti, non sarà sfuggito il particolare che la locandina circolata sul web durante la campagna elettorale, dava più l’aria della presentazione di un film che di un candidato politico (immagine di copertina). Dopo la presunta rivelazione, nelle scorse ore, si sono verificati litigi e discussioni con persone a lui vicine che in taluni casi sono culminati con l’arrivo al pronto soccorso.
Ma, come al solito, la verità pare stia nel mezzo e dopo alcune ore di silenzio da parte del giornalista, eccolo spuntare sulla sua pagina con questo video in cui prova a chiarire la sua posizione.
Ecco, intanto, la biografia che appare sul suo sito ufficiale:
“Giornalista
Inviato OpenSpace ItaliaUno
Giornalista redazione “Le Iene”
Presidente Associazione Nazionale Verità scomode.
Ismaele La Vardera nasce a Palermo. Impegnato già da giovanissimo nell’attività di rappresentanza studentesca, prima come rappresentante d’istituto nel liceo Danilo Dolci di Brancaccio/Villabate e successivamente nella consulta provinciale studentesca, dove ha ricoperto il ruolo di presidente della commissione giornalistica. Sin da giovane età coltiva uno spiccato senso civico e desiderio di dare un contributo sociale, all’età di 18 anni organizza un grande concerto di beneficenza, dopo il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, raccogliendo una cospicua somma di denaro per la costruzione di una scuola nel comune di Novi di Modena. Nel 2013 viene invitato dall’allora sindaco Maria Luisa Turci in una cerimonia di ringraziamento all’interno della casa comunale.
http://palermo.blogsicilia.it/sisma-in-emilia-novi-di-modena-ringrazia-ficarazzi-e-villabate/225052/
- Sin dagli anni del liceo inizia a coltivare la passione per il giornalismo scrivendo per il giornalino d’Istituto. Proprio in quegli anni liceali, nel quartiere di Pino Puglisi e nella difficile Villabate, comprende che raccontare la sua terra era quello che voleva fare da “grande”. Così avvia diverse collaborazioni prima con Canale 8, conducendo il Tg e poi come corrispondente da Ficarazzi per il Giornale di Sicilia. Ma, nel
2013 un incontro segna il suo percorso formativo, All’università di Palermo conosce Pino Maniaci che gli propone di collaborare con la sua Telejato. - Ed è così che nell’estate del 2013 svolge uno stage in redazione. Dopo quella esperienza, significativa è la frase che riporta nel suo primo libro “Le piccole cose fanno la differenza”. Senza remora afferma: “La TV più piccola del mondo, mi ha lasciato il mondo dentro. Ismaele era già sensibile alle tematiche della legalità, organizzando diversi convegni e dibattiti contro la mafia tanto che nel
- 2012, a seguito del suo impegno sociale, riceve a Palazzo Montecitorio un attestato di riconoscimento a firma dell’allora Presidente della Camera Gianfranco Fini.
- Dopo essersi occupato di cronaca, decide di passare al giornalismo di inchiesta. Proprio nel maggio 2014 firma la sua prima inchiesta mandata in onda su Telajato. Ismaele attraverso una conversazione registrata con un consigliere comunale di Villabate, riesce a svelare le irregolarità nella scelta degli scrutinatori per le elezioni europee. Irregolarità che piombano come un macigno sull’intera amministrazione comunale, che però si difende a resta in carica. Qualche mese dopo però la svolta. La nota trasmissione “Le Iene”, dedica un servizio all’inchiesta che aveva realizzato Ismaele. Ed è così che lo stesso giorno della messa in onda del servizio il sindaco di Villabate con tutta la giunta rassegnano le loro dimissioni. La notizia fa il giro velocemente e diversi sono i giornali che si occupano della vicenda.
- Dopo la realizzazione della sua inchiesta riceve l’oscar della legalità consegnatogli dal vicepresidente della commissione antimafia all’Ars.
- Nel mese di dicembre 2014 esce il suo primo libro edito da Navarra, dal titolo “Le piccole cose fanno la differenza”. Con la prefazione di Lirio Abbate giornalista de “L’Espresso” e postfazione di Lucio Luca vicecapo redattore esteri de “La Repubblica”.
- Nel gennaio 2015 riceve la prestigiosa menzione speciale al Premio giornalistico Giuseppe Fava categoria giovani.
- A gennaio 2015 presso Montecitorio presenta il progetto nazionale “Il Silenzio è dolo”. Un brano denuncia contro tutte le mafie. Il brano realizzato dal cantautore di Coreggio Marco Ligabue, con la collaborazione di Othelloman e Lello Analfino diventa un vero e proprio slogan contro ogni forma di silenzio. Marco Ligabue in diverse occasioni ha dichiarato: “Ho conosciuto la storia di Ismaele e non potevo non raccontarla in musica, in lui ho trovato la voglia di riscatto dei giovani italiani”. Al progetto ha partecipato anche la testimone di giustizia Valeria Grasso.
- A marzo 2105 riporta alla luce una lettera inedita scritta dal giudice Giovanni Falcone, pubblicata dal giornale “L’Ora” e ripresa da Felice Cavallaro sul Corriere della Sera.
http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_01/giovanni-falcone-lettera-inedita-non-abbandono-palermo-fa18198a-c007-11e4-9f09-63afc7c38977.shtml - Nel mese di marzo 2015 fonda l’Associazione nazionale per le verità scomode, di cui oggi ne è il presidente nazionale. Una rete di giovani, amministratori, liberi professionisti contro ogni forma di mafia e omertà. Fondamentale è la rete di segnalazioni di “verità scomode” che puntualmente l’associazione riceve e che trasforma in vere e proprie inchieste sulle orme del giornalismo investigativo oltreoceano.
- Nel mese di maggio 2015 la redazione delle Iene propone a Ismaele di far parte del cast di OpenSpace un nuovo programma di ItaliaUno condotto da Nadia Toffa. Ismaele entusiasta accetta immediatamente, ed è così che che varca i confini della TV nazionale diventando uno degli 8 inviati del programma andato in onda in prima serata su ItaliaUno.
- Nel mese di ottobre 2015 inizia anche la sua collaborazione con la trasmissione “Le Iene”. Diversi sono i servizi per il quale ha collaborato.
Attualmente viene invitato in diversi licei d’Italia, Università, comuni per raccontare la sua testimonianza da giovane ai giovani. (In un anno durante le sue presentazioni ha incontrarti oltre 150 mila ragazzi in ogni parte d’Italia”.