I primi ad arrivare ieri sera sul monte San Biagio, sono i volontari della Protezione Civile Gruppo Lucano di Maratea che pur di domare il fuoco sono intervenuti senza l’equipaggiamento adatto, rimanendo a tu per tu con le fiamme praticamente a mani nude. Per questo oggi sono considerati dei veri e propri eroi.
Il duro lavoro ha fatto sì che l’incendio rimanesse sotto controllo in attesa dell’arrivo dei canadair, con i quali solo in mattinata è stato possibile spegnere anche l’ultima fiammella appiccata proprio ai piedi del Cristo di Maratea.
Il fuoco, già nella serata di ieri, aveva raggiunto proporzioni enorme a causa del vento forte che soffiava in cima al monte, tenendo con il fiato sospeso tutta la cittadinanza per la paura che gli storici simboli di Maratea, il Cristo di Bruno Innocenti, la Basilica-Santuario di San Biagio e i resti dell’antica Maratea Castello, venissero distrutti in una manciata di minuti dalle fiamme. Ma fortunatamente l’intervento immediato dei volontari ha evitato il peggio.
Da una prima ricostruzioni, sembrerebbe che l’incendio abbia una matrice dolosa.