(Graziano Di Natale immortalato ai seggi)
Tra un paio di settimane i paolani si troveranno a dover decidere tra l’ex sindaco Roberto Perrotta e il sindaco uscente Basilio Ferrari. Anche se Perrotta dà uno stacco di oltre 10 punti percentuale, non riesce a superare la soglia del 50% di preferenze che l’avrebbe coronato sindaco oggi stesso.
Il ballottaggio invece rimescola le carte del gioco e dovrà tener conto delle decisioni dei tre esclusi dalla vittoria, Carmelo Meo, Enzo Limardi e Pino Falbo. La bruciante sconfitta di quest’ultimo, sostenuto apertamente da un’ala del Pd, potrebbe indurlo a sostenere sotto banco non i compagni di lista capeggiati da Graziano Di Natale nella compagine di Perrotta, bensì quella del centro destra di Ferrari.
Intanto Di Natale a metà dello spoglio aveva già raggiunto le oltre 400 preferenze delle passate elezioni con cui la scorsa tornata elettorale era risultato il primo eletto per la terza volta nella sua già lunga carriera politica, cominciata ad appena 19 anni con l’elezione tra i banchi della minoranza del consiglio comunale di Paola.