(Nella foto, Angelo Cofone)
Non sapremo mai se l’improvvisa e inaspettata popolarità sia stata favorevole o meno alla sua candidatura, fatto sta che l’ormai celebre Frosparo, al secolo Angelo Cofone (clicca qui per leggere la sua storia), secondo i dati ufficiosi avrebbe intascato 258 voti, oltre un terzo delle preferenze della compagine “I moderati di Acri“, che ha totalizzato 774 voti. La lista civica nella tornata elettorale ha sostenuto i “Centristi per Acri”, della candidata a sindaco Anna Vigliaturo.
Conti alla mano, Cofone ha letteralmente trascinato la Vigliaturo al ballottaggio con Pino Falbo, che non ha raggiunto il 50% delle preferenze, anche se il divario tra le due liste rimane notevole: 2.555 voti e il 20,77% per lei contro i 6.063 voti e il 49,30% di lui.
In sostanza, quella che stava per diventare un pericoloso e infamante attacco mediatico, si è rivelato essere un mero spot pubblicitario, per candidato e per la città di Acri, che mai aveva avuto tanti riflettori puntati su di sé. Cofone, detto Frosparo, ovvero fiammifero, cerino, per il suo carattere mite, non solo non ha risposto alle provocazioni del web, ma ha suscitato così tanta tenerezza e simpatia da diventare da vittima a star della rete nel tempo di un click.