Così, il buon Frosparo, ha dovuto fare i conti con offese e insulti piovuti da ogni dove, come se i politici navigati calabresi, come potrebbe essere Pino Gentile, parlassero invece tutti un italiano dalla dizione impeccabile.
Ma quello che ha più scandalizzato gli infausti internauti è che la performance avrebbe evidenziato un livello culturale inadeguato e insufficiente per chi aspira a una carica pubblica. Senza tenere conto che l’emozione gioca brutti scherzi quando ti trovi a dover parlare alla folla, senza tener conto della sua autoironia con la quale, nella versione integrale, avvisa i presenti di non ridere in caso di errore. Mentre ride di se stesso.
Tutto inutile. Alcuni suoi concittadini si sono persino vergognati di lui, qualcuno si è addirittura sentito in dovere di inviare lettere alle redazioni per spiegare che «Acri non è Fosparo».
Per fortuna c’è anche un altro volto di Acri, quello meno radical chic e più umile che invece si dice fiera del suo concittadino, della sua semplicità, del comizio di una persona che ha dimostrato di aver malizia e di essere totalmente genuina. Per fortuna c’è chi Angelo Cofone lo conosce per davvero.
Angelo è un gran lavoratore, un uomo che si è inventato subito un lavoro quando ne ha perso uno e che oggi per vivere si occupa di trasporti arrivando facendo su e giù dalla Germania. Appassionato da sempre di politica, è stato sempre attratto dalla linea politica dei Trematerra, Gino e Michele, padre e figlio, rispettivamente ex deputato europarlamentare ed ex assessore all’agricoltura della Regione Calabria. Senza però mai avere un favoritismo, né incarico, né per sé né per la sua famiglia. E’ alla sua seconda candidatura, ricopre il ruolo di commissario cittadino della Democrazia Cristiana ad Acri, ma la vita semplice lo ha aiutato a non montarsi la testa, a rimanere con i piedi per terra, a non sentirsi una spanna sopra gli altri. E poco importa se l’emozione gli fa sbagliare a leggere due righe, Angelo è una persona perbene e migliaia di persone hanno stretto un cordone di affetto attorno a lui, per ricordare a tutti che nella vita conta la sostanza e non la forma. Soprattutto quando stai parlando di politica. Soprattutto ne stai parlando in Calabria.