Attività aerea nel Cosentino | Dagli strani fenomeni e barriere del suono infrante ai presunti inseguimenti: ecco cosa è successo nell'ultimo anno

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Attività aerea nel Cosentino | Dagli strani fenomeni e barriere del suono infrante ai presunti inseguimenti: ecco cosa è successo nell'ultimo anno

Tutto ebbe inizio una notte del 23 gennaio 2016. La giornalista Francesca Lagatta, per un mero caso, riprende uno strano fenomeno nei cieli di Praia a Mare. Il giorno seguente il video finisce sul canale youtube a corredo di un articolo che pubblica il Giornale L’Ora, inserto telematico dello storico L’Ora di Palermo (clicca qui per leggere l’articolo). Nel redigere il testo si parla di un fascio di luce, una sfera bianca che si muove repentinamente.
Il video viene intercettato  da diversi centri ufologici italiani, i quali si raccomandano di essere avvertiti in caso di nuovi, strani avvistamenti.
Succede una settimana più tardi, quando nei cieli di Praia a Mare appare quello che sembrerebbe un normalissimo aereo di linea, se non fosse che la traiettoria compie repentini cambiamenti e che il velivolo scompare improvvisamente dall’obiettivo. Il centro ufologico acquisisce i video e impone la compilazione di almeno sette pagine. E’ il primo febbraio 2016.
Il giorno seguente, 2 febbraio 2016, succede ancora un fatto strano. Le forze dell’ordine vengono allertate per un presunto incidente aereo nei pressi di Santa Domenica Talao, a quindici chilometri da Praia a Mare. Un boato ha scosso gli abitanti della zona, subito dopo il passaggio di un aereo. Sul posto si notano le colonne di fumo nero, ma le agenzie di stampa che parlano immediatamente di incidente aereo, sono costrette a smentire per il mancato ritrovamento del velivolo (leggi, ad esempio, l’articolo di TgCom Giallo su un incidente aereo nel Cosentino: ricerche senza esito). 
Il giallo viene ben presto risolto. Parrebbe che un potentissimo caccia di passaggio in quella zona, avrebbe sfondato il muro del suono, generato il frastuono e provocato l’incendio. Tutto semplice. Ma il muro del suono si sfonda superando i 1000/kh. Perché quella velocità a una quota tanto bassa?
Non è dato saperlo, ma nel frattempo succede che i lettori, incalzati dalle notizie, comincino a inviare agli indirizzi delle redazioni giornalistiche quantità industriali di immagini strane, sorprendenti. In tutte si notano degli aerei che o non hanno loghi, che contraddistingue tutti gli aerei militari o di linea, o hanno delle forme e dei colori decisamente insoliti. Tra questi, oggetti volanti sferici o triangolari che emanano una luce bianca fortissima. Proprio come se ne vedono a migliaia sul web alla voce ufo, ossia, oggetti volanti non identificati.
Intanto il centro ufologico pubblica i video di entrambi gli avvistamenti con annessa descrizione (clicca qui per leggere il rapporto del C.Ufo.M). La notizia dilaga e approda sulla stampa nazionale (leggi, ad esempio, l’articolo pubblicato su Il Messaggero) fino a che il 13 aprile di un anno fa, la cronista diviene ospite di un programma su Rai Due in cui si parla di strani avvistamenti.
Ma la Calabria, e l’umanità in generale, non è mai pronta per una notizia che mette in discussione le conoscenze fin qui condivise, e anche innanzi alle dichiarazioni con cui la giornalista afferma si tratti solo di aerei, o presunti tali, dalla velocità supersonica (clicca qui per leggere l’articolo), gran parte dell’opinione pubblica denigra gli avvistamenti sminuendoli a mere invenzioni sensionalistiche. Taluni scadono in argomenti in cui si fa riferimento a omini verdi con sei dita e testa trapezoidale, mai neppure menzionati nell’inchiesta (come si precisa in questo articolo).
A quel punto, la giornalista decide di condurre l’inchiesta in assoluto silenzio, rifiutando ogni sorta di invito nei programmi televisivi che avrebbero solo suffragato l’ipotesi nazional popolare degli alieni, che così avrebbero oscurato la centralità degli argomenti su cui si focalizzerebbe l’indagine, ossia violazione degli spazi aerei e questioni governative. Argomenti poco comprensibili ai più per la mancanza di fonti certe e notoriamente scottanti.
Fortunatamente, c’è anche il rovescio della medaglia. Se in pubblico è tutto un fiume in piena di saccenteria e supponenza, in privato, lontano dal giudizio della gente, arrivano a valanga foto e testimonianze. Tra queste, quella di un uomo che dice di essere a conoscenza di una rotta aerea che attraversa i cieli di Praia a Mare e Santa Domenica Talao per finire in un presunto corridoio aereo tra Verbicaro e Lungro.
La tesi è tutta da provare, ma qualche settimana più tardi ancora una volta una coincidenza pare confermare ipotesi e teorie. A giugno il canale Sky manda in onda il film Ustica 2016, in cui trattando della tragedia ancora avvolta nel mistero, parla anche di una tratta aerea militare sui cieli di Praia a Mare.
Nel frattempo, il 2 maggio, la barriera altro del suono viene oltrepassata da un aereo da caccia che fa sobbalzare i cosentini (leggi l’articolo). Tutti invitano alla calma e tutti dicono che sia normale, ma poi quando si chiede come e perché questi aerei volano a più di 1000/km a bassa quota, nessuno sembra conoscere la risposta.
Fatto sta che di lì in poi gli avvistamenti di aerei da caccia sulla nostre teste diventa prassi regolare, se ne vedono passare quasi tutti i giorni. E di tanto in tanto il botto al loro passaggio sconvolge nuovamente la popolazione.
Distinguendo tra una una teoria bislacca e qualche illazione fantasiosa, si fa sempre più largo l’ipotesi che gli aerei da caccia diano appunto la caccia a oggetti volanti (da intendersi come velivoli non identificabili) dall’andamento velocissimo, raggiungendo le velocità elevate che farebbero per questo oltrepassare la velocità del suono.
Succede ancora il 10 marzo scorso, sempre nei pressi di Santa Domenica Talao (clicca qui per leggere l’articolo), mentre due giorni fa a Cosenza la stampa riporta la notizia di un volo a bassissima quota di alcuni aerei da caccia (clicca qui per leggere l’articolo). La spiegazione ufficiale però è sempre la stessa: si tratta di esercitazioni, questa volta in vista del G7.
Ma alcuni lettori non sembrano essere d’accordo. Quelli del sito cosentino Duepuntozero inviano una serie di video in redazione da cui si evince che mentre gli aerei sorvolano Cosenza, in cielo “danzano” a velocità supersonica i soliti oggetti sferici dalla luce bianca. Tanto che i cronisti si chiedono se gli aerei non stessero proprio inseguendo gli oggetti volanti non identificati (clicca qui per leggere l’articolo).
Tutto qui? Niente affatto. Proprio alcuni giorni fa riceviamo la telefonata da un uomo delle istituzioni, il quale ci dice che sul corridoio aereo militare forse avevamo ragione, quello tra Verbicaro e Lungro esisterebbe davvero. Motivo? Preservare l’immane ricchezza della miniera di Salgemma. Impossibile rivelarlo ufficialmente perché di mezzo ci sarebbero trattati internazionali ed equilibri governativi sul filo di lana.
Insomma, dalla strage di Ustica in poi, non abbiamo mai saputo cosa accade di preciso ogni giorno sulle nostre teste. Ma oggi abbiamo una certezza, e cioé che in cielo l’attività aerea è molto più intensa di quanto si possa dire e forse immaginare.