In principio fu Gianluigi Nuzzi, cronista di lungo corso e volto noto della tv. Nel libro che pubblicò nel 2015, lo scandaloso “Via Crucis”, il giornalista aveva menzionato il savonese Francesco Zanardi dedicando due intere pagine al caso del Cardinale Domenico Calcagno, nell’opera ribattezzato “Cardinale Rambo” per via della nota passione che il Monsignore nutriva per le armi, tanto da diventarne un collezionista. Dalla documentazione in possesso dell’autore, risulterebbe una presunta protezione ad un prete pedofilo, le cui malefatte furono denunciate al prelato proprio dal presidente della Rete L’Abuso che avvisò Calcagno. Ma Calcagno, riporta Nuzzi, riferì a Zanardi di non recarsi alla magistratura «in quanto il prete era una persona molto fragile e avrebbe potuto suicidarsi e io l’avrei poi avuto sulla coscienza»”. Inutile ricordare che per quel libro il Vaticano mise Nuzzi a processo per mesi, così come accadde a Emiliano Fittipaldi, giornalista partenopeo, attualmente punta di diamante de L’Espresso, ma già firma per Il Mattino e il Corriere della Sera. Ed è proprio Fittipaldi che stavolta prende spunto dalle centinaia di episodi denunciati dalla onlus nazionale e le inserisce in “Lussuria”, il nuovo libro che proprio come il precedente “Avarizia” promette di diventare un best seller in molti angoli del pianeta. A darne notizia è lo stesso giornalista in un curioso scambio di battute su facebook. «Caro Francesco – tweetta il cronista napoletano – solo per dirti che nel libro sei citatissimo». C’è da scommettere che in Vaticano attendano l’uscita con trepidazione.