Santa Maria del Cedro | Silverio, 17enne in carrozzina, lancia il grido d'aiuto: 'Anche io voglio viaggiare'

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(Nell’immagine, il logo della pagina #ancheiovoglioviaggiare creato da Marcello Oliani, SixDimention studios)
Pubblicato su Cronache delle Calabrie
«Ciao a tutti, sono Silverio, un ragazzo disabile di 17 anni. Perché scrivo? Perché un disabile ha necessariamente bisogno di aiuti, le cosiddette agevolazioni, per far sì che egli vada oltre a qualsiasi barriera architettonica come gradini, scalinate, fossi». (Clicca qui per aderire alla sua pagina #ancheiovoglioviaggiare)
Comincia così la lettera aperta di questo giovane di Santa Maria del Cedro, costretto a una vita in carrozzina sin dalla nascita ma abituato a combattere come i più valorosi dei guerrieri. Dalla sua bacheca facebook si fa portavoce di tutte le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni chiedendo a gran voce di condividere il suo grido d’aiuto. Silverio Miraglia racconta la sua storia, dice, perché non accada mai più in futuro che un ragazzo in carrozzina debba rinunciare a un viaggio, una gita, una vacanza, ma anche solo andare a fare la spesa o girare per la propria città, solo perché ancora tanti mezzi pubblici non sono adibiti al trasporto dei disabili.
Sarebbe successo anche a lui di rimanere chiuso a casa, se un’associazione privata non gli avesse consentito di partire insieme a tutta la classe del liceo per una giornata di orientamento universitario. Eppure il 24 luglio del 1996, il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto n° 503, con il quale si obbligherebbe ogni ditta di trasporti pubblici ad adeguare i propri mezzi e consentire di viaggiare anche alle persone in carrozzina.
La legge dunque c’è, ma come spesso accade non viene applicata, forse perché “un posto per disabili ruba due posti normali, osserva Silverio, che cita la nostra regione come tra le peggiori per efficienza nei trasporti. Lo sfogo del giovane continua: «Non ha senso negare i diritti riconosciuti dalla legge, ma soprattutto non ha senso far sentire i disabili come cittadini di serie B. Non lo siamo. Siamo persone come voi».
Invece ancora troppe volte Silverio e tanti come lui sono costretti a rinunciare all’idea di una vita normale, perché la politica, egoista e spietata, continua a rimane sorda ai tanti appelli che giungono ogni giorno da ogni angolo della Calabria. Solo poche settimane fa, si era risollevata la protesta di tante famiglie che avevano vinto il bando “Case accessibili” con cui si consentivano i lavori di ristrutturazione delle abitazioni, fino a un massimo di 25mila euro. Soldi che hanno anticipato le famiglie, indebitandosi, e che hanno riavuto solo in parte.
Per questo il santamariese chiede che il suo appello venga condiviso a più non posso, affinché possa arrivare ovunque e smuovere finalmente le acque.

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