Benché i più neghino ostinatamente, nel mare delle coste calabresi negli ultimi giorni, in particolare, si sono verificati episodi che hanno fatto stizzire molti turisti e i cittadini intellettualmente onesti, almeno per quel che riguarda la sporcizia in mare. In questi giorni i bagnanti, tra scarichi abusivi e inciviltà, hanno visto galleggiare liquami di ogni colore, ma anche, carte, sacchetti, bottiglie di plastiche, assorbenti pannolini e tanto altro ancora, tanto da scatenare una sorta di psicosi generale. Le lamentele hanno raggiunto anche i responsabili Arpacal, i quali nel pomeriggio hanno provveduto a pubblicare una nota consultabile sul sito ufficiale dell’ente calabrese:
“Si comunica che nella giornata odierna, martedì 8 agosto 2017, facendo seguito alle numerose segnalazioni inoltrate nelle ultime 48 ore e relative ad alcune zone della costa tirrenica calabrese, il personale tecnico del Dipartimento di Cosenza ha proceduto ad attività di campionamento straordinario nei comuni di Scalea, Diamante e Santa Maria del Cedro;
I campioni saranno analizzati presso i laboratori Arpacal; gli esiti analitici saranno pubblicati non appena disponibili nei tempi tecnici previsti”.